Skip to main content

Una decisione che segna una svolta importante per chi ama e vive con gli animali: il Tribunale di Prato, con la sentenza n. 51/2025, ha riconosciuto il diritto al risarcimento del danno morale per la perdita di un animale d’affezione. È un passo fondamentale per la tutela di legami affettivi veri e profondi, quelli che ogni giorno arricchiscono le nostre vite.

Il caso Adel: un dolore che ha trovato finalmente giustizia
Tutto nasce dalla triste storia di Adel, una cucciola di samoiedo lasciata in una pensione per cani. Nonostante le evidenti condizioni di malessere, la piccola è stata trascurata per giorni, senza ricevere le cure veterinarie necessarie e senza che la famiglia fosse avvisata. Purtroppo, Adel non ce l’ha fatta, lasciando i suoi compagni umani in un profondo dolore.
La famiglia ha deciso di agire legalmente, chiedendo non solo il risarcimento economico ma anche il riconoscimento del dolore morale subito. Il Tribunale ha accolto la richiesta, riconoscendo che il legame con un animale è un rapporto affettivo vero e importante, che merita tutela.

Un passo avanti per la tutela degli animali
Questa sentenza rappresenta un cambiamento significativo nella giurisprudenza italiana: il dolore per la perdita di un animale d’affezione non è più considerato di “seconda importanza”, ma un danno reale che può e deve essere risarcito.
Il gestore della pensione è stato ritenuto responsabile per negligenza e violazione dei doveri di custodia e protezione, mentre il giudice ha richiamato l’articolo 2 della Costituzione per sottolineare l’importanza dei legami affettivi tra uomo e animale.
La famiglia di Adel ha ricevuto un risarcimento simbolico di 1.373 euro, ma il valore di questa sentenza va ben oltre la cifra: apre la strada al riconoscimento giuridico del dolore per la perdita dei nostri amici a quattro zampe.

Una speranza per il futuro
Questa decisione non è ancora definitiva, ma rappresenta un primo passo importante per chi da sempre si batte per il rispetto e la tutela degli animali. In un Paese dove troppo spesso gli animali vengono ancora considerati “oggetti”, questa sentenza ci ricorda che gli animali sono compagni di vita, parte delle nostre famiglie e meritano attenzione, rispetto e giustizia.